Chirurghi durante un'operazione

La microlaparoscopia e i nuovi strumenti

Il detto «grande taglio, grande chirurgo» usato negli anni ‘40-‘50 non si adatta più alla moderna chirurgia. Il concetto di mini-invasività si sta sempre più evolvendo ed un capitolo a parte merita la microlaparoscopia.

Detta anche needlescopic laparoscopy (laparoscopia attraverso un ago), consiste nell’impiego di strumenti di dimensioni estremamente ridotte rispetto a quelle, già ridottisime, degli strumenti usati negli interventi laparoscopici convenzionali.

Gli strumenti da 5 e 10 mm di diametro vengono sostituiti da quelli da 3 o 2 mm, e le cicatrici che residuano da tali procedure sono pressoché invisibili e soprattutto provocano un dolore ancora minore.

Gli interventi sull’ovaio e sulle tube, la colecistectomia, la sezione delle aderenze intestinali, l’endometriosi, la plastica delle ernie e l’appendicectomia sono tra le indicazioni principali. Anche per impiegare questa particolare metodica è necessario una “skill”, ovvero una particolare esperienza. Ma i risultati sia sul piano estetico che funzionale ci sono.

La mia personale esperienza, sviluppata prima in ambito pediatrico, anche su bambini di pochi mesi, ed applicata agli adulti, ha confermato sia la sicurezza della procedura che l’efficacia.

Da alcuni mesi ormai questi strumenti sono stati ulteriormente perfezionati , divenendo più resistenti e più versatili, nonostante le loro piccolissime dimensioni. Questi possono anche essere impiegati in associazione alla chirurgia transombelicale, per ridurre ancora di più il traumatismo.

Oltre alla riduzione del dolore ed alla conseguente rapida ripresa postoperatoria, il vantaggio si pone anche sul piano estetico. Nella società attuale, in cui l’ integrità del proprio aspetto corporeo è così importante, il fatto che le cicatrici siano pressoché invisibili, non è cosa da sottovalutare, soprattutto nelle donne giovani.

A confronto i risultati tra la laparoscopia tradizionale (a sinistra) e la microlaparoscopia (a destra)

Anche in queste microcicatrici si raccomanda di evitare l’esposizione al sole per 6 mesi; le cicatrici andranno ricoperte da cerotti o da schermi solari ad alta protezione (50 o più).

Risultati ancora superiori sul piano estetico sono quelli che si raggiungono con la chirurgia senza cicatrici, che si esegue con una unica incisione per via ombelicale la cosiddetta scarless surgery o SILS (single incision laparoscopic surgery).

Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo Chirurgia senza cicatrici.

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1 commento su “La microlaparoscopia e i nuovi strumenti”

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