Donna

L’isterectomia è sempre necessaria?

Una delle più comuni procedure chirurgiche, in campo ginecologico, potrebbe essere stata eseguita senza la corretta indicazione, nel 20% dei casi. Infatti, una isterectomia (asportazione dell’utero) su cinque potrebbe essere stata inutile.

L’università del Michigan ha revisionato le cartelle cliniche di 3400 donne sottoposte a isterectomia, e lo studio è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynecology.

I ricercatori che hanno condotto l’analisi hanno sottolineato alcuni punti; in primo luogo hanno selezionato solo pazienti affette da patologie benigne dell’utero, quali i miomi o la fibromatosi o poliposi. Hanno poi interrogato le pazienti osservando come alle stesse non sia stata offerta alcuna opzione alternativa a quella chirurgica.

L’isterectomia è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione dell’utero; a questa, nelle donne in menopausa, viene generalmente associata l’ovariectomia e l’annessectomia (asportazione delle tube e delle ovaie).

L’intervento rende ovviamente le donne sterili, ma soprattutto induce nelle donne in età fertile (quindi ancora con ciclo mestruale) una menopausa precoce, che mal si concilia, scrivono i ricercatori, con l’assistenza a figli ancora piccoli.

Sono circa 600.000 le isterectomie praticate annualmente negli Stati Uniti, con un costo medio per procedura che varia tra i 10.000 ed i 20.000$ l’una, cui le pazienti devono partecipare in percentuale, se assicurate, od assumersene in toto l’onere se prive di copertura assicurativa.

I ricercatori del Michigan concludono la loro disamina chiedendo ai ginecologi di fornire un consenso informato più adeguato, che preveda soluzioni alternative ed una maggior cura nella analisi delle reali indicazioni chirurgiche.

A mio parere questi fenomeni non sono solo frutto di un atteggiamento mercantile da parte del medico, perché l’incremento del numero delle isterectomie per patologia benigna si osserva anche nelle strutture pubbliche, ma piuttosto è figlio della preoccupazione che attualmente attanaglia, in molti paesi “evoluti”, i medici: la paura delle conseguenze medico-legali. È quindi preferibile, sotto l’aspetto della medicina difensiva, sottoporre una paziente ad un’isterectomia, piuttosto che subire le conseguenze medico-legali del mancato riconoscimento di una patologia.

Leggi l’articolo originale: Use of other treatments before hysterectomy for benign conditions in a statewide hospital collaborative

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