È notizia di queste ore che Papa Francesco è stato sottoposto ad intervento chirurgico per una diverticolite. Sorgono quindi molte domande.
Che cos’è la diverticolite che ha colpito Papa Francesco e lo ha costretto ad un intervento chirurgico? A chi viene questa malattia e come si cura. Qual è l’intervento di scelta e soprattutto quando si deve operare?
La malattia diverticolare o diverticoli è una malattia molto frequente che colpisce oltre il 40% della popolazione del mondo occidentale oltre i 45 anni ed oltre il 60% delle persone che hanno superato gli 80 anni.
Il colon è il tratto finale dell’intestino, ha il compito, tra l’altro di assorbire l’acqua, ed in cui avviene, ad opera della grande quota di batteri presenti, la cosiddetta flora microbica intestinale, la digestione di alcuni elementi.

La qualità del cibo mangiato condiziona molto la comparsa della malattia diverticolare così come la stipsi, che però può essere un fatto malformativo (eccessiva lunghezza del colon), come anche legato ad errori alimentari. La lentezza del transito nel colon delle feci provoca la fermentazione, ovvero la produzione di gas. Il colon è dotato di piccoli fiorellini attraverso le quali passano i vasi sanguigni, immaginatele come delle asole. Quando aumenta la pressione all’interno del colon si formano piccole tasche della parete del colon, soprattutto della sua parte terminale (colon sinistro e sigma). Cause di malattia diverticolare o diverticolosi sono una dieta povera di scorie, la stipsi e il colon irritabile che provocano una serie di spasmi del colon e un aumento della pressione al suo interno. Se alla base vi è una certa predisposizione costituzionale e familiare, contribuiscono allo sviluppo della malattia diverticolare anche l’obesità e lo scarso esercizio fisico. Un tempo si pensava che l’ingestione di semi o nocciole, noccioline o altra frutta secca fossero responsabili degli attacchi di diverticolite. Adesso questa teoria non è più valida.
La diverticolosi spesso non è associata a una sintomatologia particolare ma determina solo dolori a carico della parte inferiore dell’addome, sia a sinistra che a destra, alterazioni delle abitudini intestinali con stipsi ostinata che può associarsi a diarrea e gonfiore addominale.
Il trattamento consiste nel cambio dello stile di vita e di alimentazione e nel ripristino della corretta flora microbica intestinale. Il tutto prima che insorga una diverticolite.
Cos’è la divericolite?
La diverticolite è la complicazione della diverticolosi, che insorge acutamente.
L’alto numero di microbi presenti nelle feci, a loro volta contenute nel colon, possono provocare l’infezione dei diverticoli. Questi microbi attraversano la parete intestinale e formano al di fuori di essa dei piccoli ascessi (raccolte di pus).Febbre e dolore addominale sono i primi sintomi di una divericolite, ma ad essi si può aggiungere sanguinolento, diarrea o al contrario, stipsi; se la diverticolite è di grado lieve si risolve con una terapia antibiotica ed il digiuno. In altri casi il quadro è più grave può essere necessario il ricovero e in alcuni casi l’intervento chirurgico. d’urgenza.
Quali sono le più gravi complicanze della diverticolite acuta?

- Ascesso peritoneale, che può essere anche di grandi dimensioni. E’ una raccolta di materiale purulento (pus) che difficilmente si risolverà con la terapia medica. Sarà invece necessario, soprattutto se voluminoso, drenarlo e svuotarlo. Questo può essere fatto con una puntura dall’esterno ma la maggior efficacia è quella dell’intervento in laparoscopica che permette lavaggio e drenaggio.
- La perforazione, complicazione gravissima, perché le feci fuoriescono nella cavità addominale, la contaminano e determinano una peritonite gravissima. Questa situazione richiede un trattamento chirurgico immediato, che consiste nell’asportazione del colon malato e nella toilette intestinale. Il chirurgo sceglierа, in relazione al quadro cui si troverà davanti, se procedere alla ricostruzione dell’intestino o se metterlo a riposo per via della forte infiammazione e collegarlo ad un sacchetto posto sulla parete addominale. Il paziente sarа quindi costretto a un nuovo intervento per la ripresa della canalizzazione.
- L’emorragia è un’altra complicanza grave della diverticolite. In alcuni casi, il sanguinamento pur essere molto abbondante e richiedere la trasfusione di sangue, soprattutto se il paziente fa uso di anticoagulanti per il trattamento di altre malattie. Non sempre la terapia medica è sufficiente alla risoluzione del quadro emorragico, che in alcuni casi può essere veramente grave, e quindi è solo l’intervento chirurgico a poterla arrestare.
- La formazione di fistole, ovvero di comunicazioni tra colon ed un altro organo (vescica, vagina, intestino tenue), attraverso cui possono passare le feci provocando infezioni secondarie (ad esempio emissione di feci con le urine ed infezioni urinarie ricorrenti).
Perché Papa Francesco è stato operato quando si opera una diverticolite
- Oltre alle forme gravi ed urgenti che ho descritto sopra esistono delle situazioni in cui per effetto di ripetuti episodi infiammatori il colon sigmoideo da una sintomatologia dolorosa dovuta al suo restringimento oltre che ad episodi di sanguinamento e spesso febbricola continua. In questi casi si ricorre all’intervento chirurgico, che verrà eseguito in laparoscopica il più delle volte.
- Quando la diverticolite è complicata da ascesso, perforazione od emorragia;
- Altra indicazione è la formazione di fistole (comunicazioni) con altri organi (intestino tenue, vagina o vescica);
- Quando i ripetuti attacchi di diverticolite abbiano provocato una stenosi, cioè un restringimento dell’intestino che alla lunga porta all’occlusione intestinale e che comunque darа disturbi del transito;
- Quando il paziente abbia subito due o più attacchi di diverticolite severa o quando ne abbia subito anche uno solo, ma sia sotto i 45 anni di etа.
In cosa consiste l’intervento?
L’asportazione del tratto ammalato del colon è l’obiettivo dell’intervento, ma, cosa ancora più importante, è la contemporanea asportazione della valvola posta tra sigma e retto (l’ultima parte dell’intestino prima dell’ano) che permettendo un libero funzionamento del viscere permette il miglioramento di quei diverticoli non compresi nella resezione.
È sicuramente preferibile eseguirlo in laparoscopia per i ben noti vantaggi, quali:
- minor dolore postoperatorio;
- migliore risultato estetico;
- rapida ripresa funzionale;
- minor durata del ricovero.
Potete vedere un video sull’intervento per diverticolite qui.