Cosa vuol dire laparoscopia, quanto durano i dolori dopo la laparoscopia, quanto dura l’intervento in laparoscopia, quando si fa la laparoscopia, quanti giorni di riposo dopo la laparoscopia, quando si sgonfia la pancia dopo la laparoscopia, come dormire dopo la laparoscopia, ecc..
Queste sono alcune delle domande che mi pongono i pazienti quando vengono a visita da me o che in alternativa pongono al dott. Google. Sono tutte domande corrette cui un paziente deve ricevere una risposta perché conoscere quello cui si va incontro non solo tranquillizza ma permette al chirurgo ed al malato di fare “squadra” e di parlare la stessa lingua. Quando, infatti, un paziente nel postoperatorio dovesse avere del dolore o vedere l’addome un po’ più gonfio non si preoccuperà perché è stato già informato sull’evoluzione del decorso postoperatorio.
Purtroppo la rete è molto utile per trovare informazioni generiche ma non può sostituirsi al colloquio con un medico. Anzi ad un secondo colloquio. Infatti, dopo aver visitato una paziente ed aver posto l’indicazione all’intervento chirurgico suggerisco sempre al paziente di portarsi dietro un piccolo taccuino ed una matita; nei giorni che intercorrono tra la visita e l’intervento verranno in mente al paziente decine di domande e solo annotandole al momento gli sarà possibile farmele prima di essere operato od operata.
La domanda più semplice, diciamo etimologica, è cosa vuol dire laparoscopia: come molti termini medici deriva dal greco antico. È l’unione di due parole, laparos = addome e scopeo = guardo. Quindi la laparoscopia è una tecnica per guardare dentro l’addome. Così sapete finalmente cosa vuol dire laparoscopia ma solo da un punto di vista etimologico, cioè di conoscenza dell’origine del termine. Questa tecnica chirurgica che ha quasi un secolo di vita e la cui storia può essere interessante da leggere qui ha subito e continua a subire una evoluzione continua con il migliorare della tecnologia. L’evoluzione della tecnologia video, i particolare, con l’introduzione delle telecamere e dei monitor 4K ha aumentato i la capacità di apprezzare i più piccoli dettagli della regione da operare. I dettagli percepiti dal chirurgo sono molto superiori a quelli che potrebbe percepire ad occhio nudo, inoltre la visione viene sempre migliorata dalla regolazione automatica della luminosità che impedisce di avere delle zone troppo scure o, al contrario, abbagliamento da parte delle superfici riflettenti. Per rendervi conto di cosa vuol dire laparoscopia vi mostro un’immagine di un fiore come si vede usando un laparoscopio.

In questa seconda immagine potete vedere come si veda una garza o uno strumento chirurgico con il sistema ottico che si usa in laparocsopia. Tenete però conto che si tratta di uno strumento del diametro di soli 3mm, poco più di uno stuzzicadenti!

Questo è il primo post che ho scritto per rispondere alle domande più comuni poste dai miei pazienti o dagli utenti della rete. Ne seguiranno altri per chiarire altri dubbi quali: quanto durano i dolori dopo la laparoscopia, quanto dura l’intervento in laparoscopia, quando si fa la laparoscopia, quanti giorni di riposo dopo la laparoscopia, quando si sgonfia la pancia dopo la laparoscopia, come dormire dopo la laparoscopia e così via.