Malrotazione intestinale
Intorno alla XII settimana di gestazione l’intestino del nascituro inizia a subire una rotazione in senso antiorario. Tale rotazione farà sì che l’intestino tenue si trovi al centro dell’addome, circondato dal colon.
In alcuni casi (1 bambino su 500) questa rotazione non avviene, anche per la presenza di aderenze fibrose che fissano l’intestino in posizione anomala (banda di Ladd). Questa errata disposizione dei visceri addominali non sempre è sintomatica precocemente e talvolta può dare segno di sé in età adulta. Nella maggioranza dei casi è però responsabile di una sintomatologia dolorosa cronica, accompagnata anche da mancato aumento di peso.
In altri casi, i più temibili, la sintomatologia si presenta acutamente con un dolore improvviso e fortissimo, che è dovuto alla torsione dell’intestino sul proprio asse.
Detta torsione provoca la chiusura dei vasi sanguigni che portano il sangue all’intestino; quindi il trattamento chirurgico diventa urgente, nella speranza di salvare il tratto di intestino interessato. Se in queste forme acute l’intervento chirurgico sarà condotto con tecnica tradizionale, specie nel neonato, per le forme dolorose a decorso lieve può essere presa in considerazione la tecnica laparoscopica.
La chirurgia mini invasiva, infatti, è in grado di realizzare una completa liberazione delle aderenze e di disporre l’intestino in maniera tale che il transito al suo interno non sia ostacolato (procedura di Ladd).