Malattie e tumori del pancreas
Cisti e tumori del pancreas
Il pancreas è un organo profondo situato nella parte superiore dell’addome, vicino alla parte anteriore della colonna vertebrale. Ha una funzione importante sia nella digestione che nella produzione di ormoni. Infatti è in grado di produrre enzimi, come la lipasi e l’amilasi, che vengono amalgamati agli alimenti per permettere la digestione di carni e grassi. Quanto alla produzione di ormoni è l’insulina quello più conosciuto, la cui carenza provoca il diabete. Il pancreas è un organo molto complesso che è collegato intimamente al duodeno ed alla via biliare, nella sua parte di destra, detta testa. La porzione sinistra è in contatto con la milza, mentre quella centrale è in contatto diretto con vene importanti dell’apparato digerente, le vene mesenteriche.
Il pancreas può andare incontro a svariate patologie pseudotumorali o tumorali. Essendo una ghiandola che produce sia enzimi che ormoni può essere affetta da vari tipi di neoplasia.
Pseudicisti pancreatiche
In seguito ad una pancreatite acuta o ad un trauma si possono osservare alcune aree in cui il tessuto pancreatico è distrutto ed il dotto pancreatico (il tubicino da cui le secrezioni pancreatiche raggiungono l’intestino) ostruito.
In seguito a questa ostruzione il succo pancreatico dilata il dotto fino a fargli assumere una forma sferica che cresce nel tempo, fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli. Questo meccanismo tende a limitarsi ed a regredire nell’arco di qualche mese nel 20-25% dei casi.
Nei rimanenti la pseudocisti una volta raggiunta la sua dimensione massima non cresce più ma determina disturbi importanti. Infatti comprime tutti gli organi vicini (colon, stomaco, duodeno, intestino tenue) provocando vari sintomi digestivi: nausea, vomito intermittente, dolore addominale. Più grave è invece la situazione in cui alcuni microbi dall’intestino raggiungono il liquido contenuto nella pseudocisti; in questo caso si andrà a formare un ascesso pancreatico, una situazione abbastanza grave.
Quindi la soluzione più corretta è quella di affrontare la cisti e drenare il suo contenuto. In passato sono state impiegate molte tecniche che non sono state coronate da successo. Al contrario di quelle sviluppate in tempi più recenti che permettono di risolvere definitivamente il problema con il ricorso alla chirurgia mini invasiva. Infatti la chirurgia laparoscopica del pancreas, proprio perché può evitare grandi tagli per raggiungere un organo così profondo, si è rivelata la soluzione vincente. Nelle pseudocisti pancreatiche le soluzioni sono due. La creazione di un passaggio tra la pseudocisti e lo stomaco o tra la pseudocisti e l’intestino. La prima delle due soluzioni è la più praticata, anche perché la pseudocisti si trova direttamente in contatto con la parete posteriore dello stomaco e quindi è più facile da raggiungere.
IPMN (Neoplasie Mucinose Intraduttali)
Si stima che circa il 10% della popolazione oltre i 60 anni sia affetto da IPMN il cui riscontro occasionale nel corso di una Tac o di una Risonanza condotta per altri motivi non è raro. Sono costituite dalla dilatazione dei dotti pancreatici con uno sviluppo ghiandolare che ha i caratteri generalmente di benignità; tuttavia in una percentuale di casi l’atteggiamento poco aggressivo delle neoplasie cistiche mucinose può virare verso quello delle neoplasie maligne.
Ecco alcune caratteristiche che devono far sospettare una trasformazione (visibili alla TAC/RM):
Caratteristiche di allerta
- Lesione cistica > 3 cm
- Ispessimento della parete cistica che prende mezzo di contrasto
- Componente solida nel contesto della lesione cistica (nodulo murale) che non prende mezzo di contrasto
- Dilatazione del dotto pancreatico principale compresa tra 5 e 9 mm o brusco cambio di calibro
- Ingrossamento dei linfonodi regionali
Caratteristiche ad alto rischio
- Componente solida nel contesto della lesione cistica (nodulo murale) che prende mezzo di contrasto
Dilatazione del dotto pancreatico principale ≥ 10 mm - In queste situazioni si deve valutare attentamente la lesione, eventualmente monitorizzandola nel tempo, ma non escludere l’asportazione del segmento di pancreas interessato
Quando il rischio di trasformazione sia elevato il ricorso alla chirurgia è risolutivo.
Tumori funzionanti
Sono detti così per la loro caratteristica di produrre ormoni insorgendo dalla porzione endocrina del pancreas. Sono molteplici e si differenziano per il tipo di ormone prodotto: Insulinoma, Glucagonoma, Gastrinoma, Vipoma, Somatostatinoma.
Costituiscono spesso un rebus diagnostico perché il paziente si presenta con sintomi vaghi e di difficile interpretazione; il dosaggio degli ormoni presenti nel sangue permette di formulare la diagnosi di tumore pancreatico funzionante od ormonosecernente. Ma spesso si tratta di tumori di piccole dimensioni, difficilmente individuabili con le comuni tecniche diagnostiche. Si dovrà ricorrere a studi radiologici di II livello, quale l’ecoendoscopia, la RM con stimolo ormonale, scintigrafie funzionali. Ma l’esatta localizzazione del nodulo secernente avverrà in sala operatoria quando, durante la laparoscopia si individua con l’ecografia intraoperatoria la sede del nodulo, che può nella maggior parte dei casi essere enucleato (asportato) senza toccare il resto del pancreas. che solo una volta.
Neoplasie cistiche mucinose e sierose
Le neoplasie cistiche mucinose e sierose, tipiche del sesso femminile, si sviluppano intorno alla quinta decade di vita, si localizzano al corpo ed alla coda del pancreas ma raramente alla testa. Sono delle grosse cisti che nascono da un accumulo di cellule ghiandolari secernenti (adenoma) ed hanno inizialmente un comportamento benigno. Con l’avanzare dell’età queste neoplasie tendono a trasformarsi da adenoma ad adenocarcinoma, ovvero neoplasie maligne.
La sintomatologia che provoca è lieve, per lo più qualche problema digestivo e vago dolore addominale. L’esecuzione di un’ecografia per altri motivi mette in evidenza una cisti, che andrà meglio studiata successivamente con una TC ed una RM per cercare segni di malignità. In ogni caso è più prudente, rispetto alla politica di attesa con tac ripetute, procedere direttamente con l’asportazione chirurgica che si può fare in laparoscopia.
Adenocarcinoma pancreatico
Si tratta di uno dei big killer, ovvero delle neoplasie più frequenti, più aggressive e di più difficile cura. Questo perché, molto spesso, quando questa neoplasia produce dei sintomi il suo stadio è molto avanzato e quindi gli spazi di azione della chirurgia da sola ma il trattamento è multidisciplinare, con risultati migliori di anni fa.