Diverticolo di Meckel

Con questo nome si definisce un canale a fondo cieco, diverticolo, descritto dall’anatomico dott. F. Meckel, nei primi anni dell’Ottocento.

Durante la vita uterina questo canale mette in comunicazione l’intestino con il sacco vitellino, passando attraverso l’ombelico (canale onfalo-mesenterico). Durante il terzo mese di gravidanza questo canale si occlude e viene riassorbito nella sua porzione endoaddominale, tanto che alla nascita non ve ne è, generalmente, più traccia.

Nel 2% della popolazione questo canale può persistere dopo la nascita, anche solo sotto forma di un cordoncino che unisce l’ultima parte dell’intestino tenue all’ombelico. Generalmente resta asintomatico, ma in alcuni casi il diverticolo di Meckel può essere causa di alcune patologie:

  • Diverticolite: infezione del diverticolo, molto simile come aspetto clinico all’appendicite, richiede un rapido trattamento chirurgico.
  • Emorragia: la mucosa all’interno del diverticolo, in seguito a ripetuti episodi infiammatori, può sanguinare; spesso il sanguinamento è cronico ed è causa di una anemia difficile da spiegare. La diagnosi non è facile, ma spesso l’esplorazione laparoscopica è in grado di confermare il sospetto ed effettuare allo stesso tempo il trattamento.
  • Occlusione intestinale: la presenza di aderenze tra diverticolo e parete addominale è in grado di provocare un’occlusione intestinale. E’ anche possibile che il diverticolo favorisca la comparsa di un’invaginazione intestinale.

Rara è la formazioni di neoplasie a carico del diverticolo.

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