Calcolosi della colecisti e del coledoco

La colecisti è un’organo posto sulla faccia inferiore del fegato e collegato all’albero biliare. Il fegato produce continuamente la bile, un liquido vischioso , di colore giallo-verdastro, che ha la funzione di scindere i grassi e permetterne la digestione da parte dell’intestino.

ColecistiDurante il digiuno l’organismo non necessita che la bile raggiunga l’intestino stesso; questa viene quindi depositata nella colecisti, che ha quindi la funzione di serbatoio. Dopo un pasto, la colecisti si contrae, spremendo quindi la bile all’interno del duodeno dove viene a contatto con gli alimenti.

All’interno della colecisti è frequente la formazione di calcoli. Questo è dovuto ad alcuni fattori costituzionali, al tipo di alimentazione, al sesso (è infatti più frequente nelle donne). La calcolosi della colecisti determina una sintomatologia dolorosa caratterizzata da coliche, soprattutto dopo un pasto abbondante, ma possono essere presenti anche sintomi digestivi meno evidenti: bruciore o dolore nella parte superiore dell’addome, gonfiore addominale post-prandiale, bocca amara, difficoltà digestive, soprattutto per i cibi grassi. ColecistiLa sintomatologia è inizialmente sfumata e leggera, ma successivamente possono presentarsi episodi di dolore violento, accompagnato da vomito e febbre con brividi. Si parla allora di colecistite, che spesso richiede il ricovero e l’intervento d’urgenza. In questi casi la bile all’interno della colecisti si infetta ed il suo contenuto diventa purulento. In alcuni casi, l’infezione è così grave da provocare la perforazione della parete della colecisti con dispersione nell’addome di bile, pus e calcoli, e conseguente peritonite.

Sebbene per anni si sia tentato di trovare una cura che permettesse di sciogliere i calcoli, l’unica cura attualmente disponibile è quella chirurgica. Essa consiste nell’asportare la colecisti ed i calcoli in essa contenuta.

L’avvento dell’era laparoscopica permette l’esecuzione di questo intervento con minimo traumatismo per il paziente. L’intervento di colecistectomia videolaparoscopica infatti viene eseguito attraverso quattro piccoli fori, del diametro massimo di 10 mm, attraverso i quali si introduce lo strumentario e la telecamera. Il chirurgo procederà quindi all’asportazione della colecisti, effettuando le legature dei peduncoli vascolari e biliari con clip (graffette) di titanio. La colecisti sarà estratta dal foro praticato in corrispondenza dell’ombelico.

La degenza postoperatoria non supera generalmente le 36 ore, dopo circa 12 ore il paziente può comunque bere e consumare un pasto leggero ed alzarsi dal letto. Le funzioni intestinali riprendono generalmente entro 24 ore.

Coledocolitiasi

In alcuni casi i calcoli contenuti nella colecisti si spostano e raggiungono il coledoco, ovvero il condotto principale che consente alla bile di raggiungere l’intestino. La sintomatologia dolorosa sarà più forte ed evidente ma soprattutto comparirà ittero (la caratteristica colorazione gialla della pelle e degli occhi). Questa condizione, che può pregiudicare la vita del paziente, per l’instaurarsi di uno stato tossico, necessita di una rapida soluzione.

Le opzioni possibili, una volta che la diagnosi di calcolosi del coledoco sia certa sono:

  1. Estrazione dei calcoli del coledoco per via endoscopica e trattamento chirurgico della calcolosi della colecisti;
  2. Trattamento chirurgico laparoscopico contemporaneo di entrambe le calcolosi.

La colecistectomia laparoscopica può essere eseguita anche con tecnica SILS, ovvero usando una unica incisione a livello dell’ombelico, con importanti effetti sia sulla riduzione del dolore che sul piano estetico, in quanto l’unica piccola cicatrice è nascosta all’interno dell’ombelico. Leggi di più sulla scarless surgery.

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